La ludopatia è una condizione di dipendenza dal gioco d’azzardo. Nei testi di ambito medico-psichiatrico e psicologico compare come sinonimo non preferenziale di gioco d’azzardo patologico.
Cos’è il gioco d’azzardo?
Il gioco d’azzardo consiste nello scommettere denaro sul futuro esito di un evento sul quale non si ha nessuna possibilità di intervenire per far modo che ciò si verifichi, ad esempio scommesse sportive e i giochi da casinò.
Cosa significa il termine “Ludopatia”?
Il Ministero della Salute definisce la ludopatia “l’incapacità di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o di fare scommesse nonostante l’individuo che ne è effetto sia consapevole che questo possa portare a gravi conseguenze.”
Come faccio a capire se sono ludopatico?
Ci sono caratteristiche che possono aiutarci a definire un soggetto ludopatico, ad esempio:
- Mettere il gioco al primo posto sempre, trascurando il lavoro e le relazioni interpersonali.
- Minimizzare la propria dipendenza dal gioco e la mole di denaro persa.
- Senso di colpa quando si perdono grosse cifre.
- Il racconto quotidiano di scommesse vinte o perse in precedenza.
- Diventare bugiardi patologici, in particolare sul fatto di aver giocato e sull’importo dei soldi persi.
- Chiedere prestiti a familiari e amici con la promessa di restituirli in tempi brevi.
- Incapacità fisica e mentale di resistenze al richiamo del gioco, pur mettendoci tutta la buona volontà possibile.
Tipologia di giocatore d’azzardo
Custer (1984) ha individuato 5 tipologie di giocatori d’azzardo.
Professionisti:
si mantengono giocando d’azzardo, considerano il gioco una professione come un’altra per mantenersi economicamente. Non sono dipendenti in quanto non perdono il controllo sull’attività e ne controllano l’evolversi sia dal punto di vista economico che temporale.
Antisociali:
si servono del gioco d’azzardo per ottenere denaro in maniera illegale (corse truccate di cavalli o cani, dadi truccati o carte segnate).
Sociali occasionali:
il gioco è considerato una forma di divertimento e di socializzazione, non interferisce con gli obblighi familiari, sociali e lavorativi.
Per fuga e per alleviamento:
questa tipologia gioca per trovare sollievo alle sensazioni di ansia, depressione, rabbia, noia o solitudine, il gioco provoca loro un effetto analgesico invece che euforizzante.
Compulsivi:
hanno perso il controllo sull’attività di gioco. Questo diventa l’unico pensiero fisso e prende il sopravvento sulle relazioni familiari, sociali e lavorative (Custer, 1984).
In caso tu fossi ludopatico, abbiamo già un articolo che parla di come potresti curare questa dipendenza, basta solo che tu clicki questo link:https://impreparati2022.wordpress.com/2022/02/23/ludopatia-come-curarla/
Molte volte il gioco d’azzardo può essere pilotato da criminali:
Le forme di illegalità che caratterizzano il settore del gioco d’azzardo – come testimoniato dalla letteratura presentata nell’introduzione e come si può altresì ricavare dalla documentazione prodotta dalle agenzie di contrasto del fenomeno mafioso– si differenziano innanzitutto in base al livello della filiera in cui si manifestano e al tipo di gioco considerato.
A proposito degli apparecchi di intrattenimento, le pratiche più utilizzate riguardano la manomissione tanto delle macchine, quanto dei collegamenti tra i dispositivi degli apparecchi che contengono le informazioni sul volume delle giocate e il concessionario.
Un’altra modalità fraudolenta consiste nell’installazione di dispositivi che interferiscono nel collegamento telematico. A queste pratiche prevalenti si aggiungono l’attivazione di apparecchi clandestini, non censiti, la clonazione delle smart-card, la trasformazione di videogiochi o giochi di abilità in slot con vincita di denaro, attraverso l’installazione di una seconda scheda.
18Si tratta solitamente di pratiche di illegalità sviluppate da «associazioni criminali comuni, costituite dai produttori dei videogiochi che provvedono a rifornire locali pubblici e/o circoli privati, e dai gestori e noleggiatori degli apparecchi elettronici da intrattenimento installati a disposizione del pubblico, ma non a norma». Le pratiche illecite, tuttavia, derivano anche dall’interazione tra addetti del settore – imprenditori, esperti informatici e, in misura minore, funzionari pubblici e operatori delle società concessionarie – ed esponenti della criminalità organizzata.
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Virzì Riccardo e Migliore Vincenzo
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